Uno dei tanti fantasisti a cui è stato affibbiato il soprannome di 'nuovo Zidane'. Adel Taarabt è stato l'esponente di un calcio anarchico e solitario mostrato solo in parte, anche in Italia. Sei mesi ad alto livello nel Milan di Seedorf, un anno e mezzo a Genova su un'altalena, una stagione da fenomeno al QPR di Flavio Briatore. E poi litigi, incomprensioni, discussioni e colpi di testa. Eccentrico, coerente, talentuoso.
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Adel Taarabt, una rosa nel deserto
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